Addio ai vegetariani: arrivano i “climatarians”

climatarianDite addio alle ideologie dei vegetariani, o dei vegani, per questo 2016 sentirete parlare molto di un solo gruppo: i climatarians. Già, secondo il New York Times (che ha coniato l’originale termine) saranno loro i veri protagonisti di questo particolare anno. Ecco chi sono.

I climatarians, in sostanza, sono quelle persone che assumono cibi che non hanno ripercussioni sull’ambiente. In sostanza, per alcuni, sono gli “estremisti del km zero“. Ma cosa possono mangiare, e cosa invece devono evitare?

Possiamo dire che, rispetto ad altri gruppi, i climatarians sono una comunità un po’ più aperta: la carne di maiale, ad esempio, è stata reintrodotta (anche se con moderazione), mentre la verdura e la frutta possono essere mangiate solo se appartenenti a lotti di terreni situati vicino alla propria abitazione.

A questo proposito, in North Carolina, è nata la prima comunità ribattezzata Foodtopia: al suo interno ritroviamo commercianti, artigiani, allevatori e agricoltori che hanno deciso di vivere solo con ciò che gli dona la prropria terra.

I climatarians, oltre al maiale, condividono l’uso della carne di coniglio (sebbene in Italia la si voglia vietare), ma anche quelle bovine e dell’agnello, in quanto ad impatto ambientale pari a zero.

Il New York, Tiomes, parlando della dieta climatarian, l’ha definita come “una dieta il cui obiettivo principale è quello di arrestare il cambiamento climatico”. Di sicuro, la nuova parola ha già sorpreso tutti, e il regime sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo (e non solo negli Stati Uniti).

Attenzione, i climatarian fanno attenzione anche a come gli alimenti vengono trasportati: prediligono, a  questo proposito, le esportazioni effettuate via nave, ovvero quella che ha un impatto minore sull’ambiente. Insomma, questa nuova comunità incuriosice per il loro modo di vivere, e soprattutto … pensare!

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