Prestiti Inpdap, quali sono i requisiti di accesso?

debtI prestiti Inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica), sono prestiti che come dice il nome stesso vengono erogati solo ed esclusivamente a favore di tutti coloro i quali figurano essere dipendenti pubblici. Dal 2013 l’Inpdap è stato soppresso così come deciso dall’allora Governo Monti e tutte le sue funzioni, discorso prestiti annesso, sono state trasferite all’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale): il fatto stesso che i prestiti per i dipendenti pubblici vengano ancora definiti come “prestiti Inpdap” è tuttavia dovuto a un discorso di pura semplicità che permette di inquadrare subito il tipo di discorso a cui si sta facendo riferimento, ma dato l’accorpamento, di fatto, è l’Inps ad erogare i prestiti nei confronti dei dipendenti pubblici (in http://prestitiinpdapconvenienti.com/ potrai capire un po’ meglio i cambiamenti che hanno riguardato questo settore).

I prestiti Inpdap si contraddistinguono da tutti gli altri per un motivo di fondo, ossia per l’essere stati pensati a favore dei soli dipendenti pubblici, ovvero per tutti coloro i quali sono dipendenti della pubblica amministrazione, di ministeri, scuole, uffici, militari e forze di polizia. Chi insomma ricopre un posto da dipendente di un ufficio pubblico o di una società ad esso riconducibile, ha tutto il diritto di rientrare nel discorso dei prestiti Inpdap.

Ciò vuol dire che tutti i dipendenti pubblici possono usufruire di questi prestiti agevolati? Non proprio, perchè per quanto il requisito per avere un prestito dall’Inpdap sia senz’altro quello di ricoprire un posto di lavoro nel pubblico, affinché il finanziamento possa venire approvato è importante che il richiedente non abbia in corso altri finanziamenti, che non sia stato segnalato come cattivo pagatore, e via dicendo. Anche per quanto riguarda l’entità del prestito ci sono diversi parametri che bisogna considerare, come ad esempio l’obbligo di restituire il denaro entro 48 mesi al massimo e per mezzo di una rata che non superi il 20% dello stipendio netto del richiedente.

Al di là dei requisiti di accesso e al netto del discorso relativo a un piano di rimborso che poggia su rigide clausole, bisogna altresì confessare che i prestiti Inpdap oggi giorno sono molto meno convenienti rispetto al passato: l’Inps ha infatti stabilito che per tutto il 2016 venga applicato un tasso di interesse del 4% (al cui interno rientrano a far parte anche le spese di amministrazione). Chi richiede il finanziamento significa che si ritroverà a dover rimborsare il capitale chiesto a prestito e a dover pagare anche il 4% degli interessi: per quanto in passato gli interessi fossero più vantaggiosi per il richiedente, è comunque doveroso specificare che i prestiti per i dipendenti pubblici rimangono comunque i più competitivi nell’ottica del mercato attuale, tanto è vero che i prestiti personali concessi dalle altre agenzie di credito difficilmente scendono al di sotto di quota 6/6,5% in quanto ad interessi!

Per cui bisogna sempre valutare molto bene tutte le varie condizioni previste dal caso prima di richiedere un prestito Inpdap, anche se, nel caso in cui si soddisfino tutti i requisiti, questa formula conviene sicuramente di più rispetto alle altre formule di prestito personale.

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