Quanto cresce l’economia dell’Eurozona

euro-870757_960_720L’economia dell’Eurozona ha ripresa a crescere con un maggiore piglio nel corso del primo trimestre 2016, rispetto a quanto non avesse fatto nei trimestri precedenti. Tuttavia, dopo un buon impulso nella prima parte dell’anno, il Pil ha rallentato nel secondo trimestre, con una crescita tendenziale che è ora stabile all’1,5 per cento circa, nonostante il contesto internazionale meno favorevole del previsto (l’impressione è che, in sintesi, la ripresa della domanda interna abbia compensato la minor vivacità di quella estera, che pure negli altri anni aveva trainato le economie domestiche europee).

In tal proposito, si noti come Il rallentamento della domanda interna inglese dopo il referendum della Brexit del 23 giugno scorso, e l’incremento dell’incertezza politica nella stessa zona euro, a sua volta ingenerato e favorito dalle numerose scadenze elettorali del prossimo anno, potrebbero riflettersi negativamente anche sull’Eurozona a partire dal secondo semestre 2016.

Ad ogni modo, alcuni dati macro come la crescita occupazionale, le condizioni finanziarie accomodanti e l’orientamento neutrale della politica fiscale dovrebbero sostenere la crescita economica, anche se su ritmi evidentemente non vertiginosi. Inoltre, non si può certamente escludere, allo stato attuale delle cose, che la Banca centrale europea annunci nuove misure di allentamento della politica monetaria nel corso dell’anno. Si tenga in valutazione, in tale ambito, come lo spazio di manovra sia però piuttosto limitato e la resistenza a nuovi tagli dei tassi ufficiali stia di contro crescendo. Alla luce di ciò è dunque probabile che gli annunci da parte dell’istituto guidato da Mario Draghi possano riguardare soprattutto e principalmente il programma di acquisto di titoli, che potrebbe essere esteso oltre la scadenza del marzo 2017.

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