Assicurare i fabbricati contro le calamità: presto l’obbligo anche in Italia?

fabbricatiAssicurare i fabbricati contro le calamità naturali? In molti altri Paesi le assicurazioni arrivano a coprire anche eventi di questo tipo e la loro stipula è obbligatoria esattamente come per noi lo è la classica Rc auto. Il dibattito relativo alla copertura assicurativa dei fabbricati coinvolge l’Italia da diversi anni ormai, tant’è che poche settimane fa la questione è stata nuovamente sollevata da parte del Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. Il dicastero in questione ha difatti avviato un iter che introdurrà questo ulteriore balzello a carico degli italiani e che, di fatto, permetterà allo Stato di risparmiare almeno 3 miliardi di euro che ogni anno se ne vanno a suon di risarcimenti per i danni provocati dalle calamità naturali.

La situazione per l’Italia è però molto più complicata rispetto a quella vigente in altre nazioni, se non altro perchè il nostro territorio ha una conformazione morfologica davvero molto particolare che lo colloca al secondo posto in Europa tra le nazioni a più altro rischio sismico, nonché al sesto posto per il pericolo di inondazioni. Oltre confine paesi come Stati Uniti, Giappone, Francia e Spagna hanno pensato bene di dar vita ad un sistema misto nell’ambito del quale le responsabilità del risarcimento vengono ripartite tra lo Stato e le assicurazioni private.

Attualmente invece, l’Italia poggia su un sistema che va a gravare solo ed esclusivamente sulle spalle dello Stato (che si rifà poi sulla fiscalità generale); mentre invece un sistema a totale responsabilità delle assicurazioni potrebbe anche essere percorribile idealmente ma non certo in un contesto tale dove la pressione fiscale è talmente elevata da lasciare i cittadini con pochi soldi nelle tasche.

Per far sentire la propria opinione anche il mondo assicurativo ha formulato una proposta tutta sua. Si tratta di un progetto che mira a rendere lo Stato responsabile dei risarcimenti per una determinata percentuale del danno subito, mentre la quota di rischio rimanente sarebbe invece tutelata da una polizza privata che ogni proprietario di un fabbricato ha l’obbligo di sottoscrivere. In questa maniera le spese verrebbero ripartite tra pubblico e privato, creando un sistema tale per cui i risarcimenti non peserebbero più troppo eccessivamente né su una componente né tanto meno sull’altra. I cittadini, dal canto loro, secondo la proposta formulata dal mondo assicurativo godrebbero di importanti sgravi fiscali nel caso di sottoscrizione della polizza.

Per quanto la proposta in oggetto sia senz’altro interessante, resta solo da capire come questa polizza obbligatoria possa riuscire a non trasformarsi in una nuova tassa sulla casa.

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