Atlante 2 cerca nuovi soci

Atlante 2, il fondo più volte coinvolto nella risoluzione di alcune grosse crisi creditizie italiane (e non solo per questo motivo), ha annunciato l’avvio della ricerca di nuovi investitori per chiudere il salvataggio delle tre Casse del Centro Italia, quella di Cesena, di Rimini e di San Miniato.

Non a caso qualche giorno fa il comitato degli investitori del fondo Atlante, cui si è fatto ricorso frequentemente per l’acquisto di crediti deteriorati, ha dato il proprio ok alla modifica al regolamento finalizzata all’apporto di nuovi capitali, cui è seguita la convocazione dell’assemblea degli azionisti per ratificare tale novità, considerato che la tornata per gli investitori si è chiusa lo scorso luglio.

Ma chi vuole far parte di questo nuovo business? Sicuramente, in prima fila troviamo Sga, che dovrebbe giocare un ruolo di primo piano in Atlante 2. Tra i principali candidati non certo a sorpresa dovrebbe esserci anche Cassa depositi e prestiti, ammesso che le regole europee lo permetteranno.

Detto ciò, mancheranno al budget almeno 100 milioni di euro, da utilizzarsi per coprire la tranche mezzanina, il cui valore nominale é fissato a 624 milioni di euro. A sottoscrivere la tranche si era impegnato lo stesso Atlante 2, che tuttavia aveva subordinato l’operazione alla presenza di un cofinanziamento insieme ad altri soggetti.

Insomma, la capacità del fondo è ampia ma insufficiente, considerando anche il fatto che all’orizzonte si stanno profilando almeno altri 200 milioni di euro di crediti deteriorati, emersi in una seconda fase e ancora da analizzarsi da parte da Atlante.

Sembra invece essere più certo lo scenario delle altre due tranche relative alla cartolarizzazione da 3,15 miliardi di euro delle tre banche di cui sopra si è brevemente detto, con una tranche senior sottoscritta da un consorzio di banche, e la tranche equity da 213 milioni di euro sottoscritta dallo schema volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi.

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