Cosa è la teoria di Dow?

La teoria di Dow è uno dei principi fondamentali della finanzia moderna, nonostante i suoi principi non siano certo… recentissimi. Tale teoria prende infatti il nome da Charles Henry Dow, nato nel 1851 e morto nel 1902: Dow è stato il primo direttore, nonché fondatore, del famoso Wall Street Journal. Non solo: se il suo nome richiama alla mente quello dell’indice Dow Jones, è proprio perché Charles Henry Dow fondò, insieme a Edward D. Jones, la Dow-Jones & Co, una società che aveva come obiettivo quello di creare indici statistici per gli investitori istituzionali.

Ma che cosa è la teoria di Dow? E per quale motivo i suoi principi risultano essere così fortemente spendibili anche oggi?

Iniziamo con il rammentare che la teoria di Dow trae fondamento dall’osservazione empirica dei mercati finanziari, evidenziando la ripetitività dei movimenti di prezzo delle azioni, e può essere espressa attraverso alcuni importanti concetti particolarmente cari da tutti gli analisti tecnici moderni.

In particolare, la teoria id Dow sostiene che il prezzo sconta tutto, ovvero che il prezzo di un asset, su un mercato regolamentato, è in grado di incorporare già tutte le informazioni disponibili sullo stesso mercato. Inoltre, afferma che il mercato si muove seguendo delle tendenze (di breve, medio e lungo raggio), che i volumi devono confermare i trend (anche questo è un principio che tutti gli analisti tecnici potranno ben confermarvi!) e che un trend è in atto fino a prova contraria.

Principi apparentemente semplici e oggi assodati anche agli analisti tecnici neofiti, ma che all’epoca furono in grado di mettere “nero su bianco” su alcuni spunti davvero importanti per lo sviluppo dell’analisi tecnica. Non è certo errato definire la teoria di Dow la base teorica dell’analisi tecnica moderna.

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