Fatturazione Elettronica, la Pubblica Amministrazione supererà il banco di prova?

fattureÈ partito lo scorso 1° aprile, il nuovo sistema di fatturazione elettronica, che ha coinvolto circa 12900 amministrazioni. L’adeguamento è stato completato a seguito dell’iniziativa dell’Agenzia per l’Italia digitale e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha messo a punto un sistema gratuito di compilazione, fruizione e conservazione delle fatture emesse per via elettronica.

I software per la compilazione digitale delle fatture sono stati sviluppati in maniera chiara e intuitiva, con un processo semplice, dalla compilazione dei dati fino alla conservazione, che consente di non stampare più le fatture in copia cartacea. Nonostante i vantaggi possano sembrare tanti, le falle nel sistema restano che, in questi primi giorni, stanno rallentando le operazioni indubbiamente ancora in fase di rodaggio.

Il sistema di fatturazione – come già premesso – è piuttosto semplice. Tutti i fornitori, che prestino beni o servizi nei confronti di un ente pubblico, sono tenuti a emettere una fattura esclusivamente in formato XML, secondo le linee guida riportate su www.fatturepa.gov.it. La fattura emessa dovrà quindi essere trasmessa tramite il Sistema di Interscambio (SDI).

Quali sono le problematiche legate a questo nuovo sistema? Innanzitutto, il Sistema di Interscambio non consente l’archiviazione delle fatture, che dovrà essere a carico degli enti e dei fornitori, ma ancora non sono state rese note le modalità conformi all’art. 42 del DL 66/2014, che andrebbero a sostituire il Registro Unico delle Fatture.

Inoltre il Sistema di Interscambio non è disciplinato da alcuna normativa sulla privacy, che dovrebbe regolamentare il trattamento dei dati sensibili in fase di trasmissione.

Rimane da chiarire, inoltre, la liquidazione della fatture emesse in cartaceo dopo il 31 marzo 2015 (anche se il DM n.55/2013 le qualifica come illegittime) e l’invio plurimo di fatture all’SDI. Esistono, comunque, degli accorgimenti semplici e addirittura banali per non incappare in spiacevoli conseguenze, che andrebbero ad aggiungersi ai difetti del sistema già dichiarati. Prima di inviare una fattura, controllare che tutti i dati siano corretti e che la firma sia valida, unitamente al suo certificato. Evitare di inviare la stessa fattura per più di una volta: il sistema rigetta i duplicati in maniera automatica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *