Rom custom: cosa sono e come utilizzarle

smartphone manoChiunque abbia uno smartphone Android prima o poi è venuto in contatto con una custom ROM. Non è obbligatorio averne una a disposizione, ma sono tantissimi i produttori di smartphone Android che li propongono al pubblico non con una versione base del sistema operativo, ma con un apposito programma di personalizzazione, chiamato ROM. Ce ne sono moltissime in rete, per utilizzarle è ovviamente opportuno capire quale sia quella più adatta al modello di smartphone che si possiede, per evitare malfunzionamenti.

Come scegliere una ROM adatta

Come dicevamo, in rete si trovano moltissime ROM diverse. La motivazione è semplice: Android è un sistema operativo open source, questo significa che chiunque lo desideri può accedere al sistema operativo e modificarlo come crede. Molti produttori di smartphone Android tendono a non installare sui propri prodotti la versione “base” del sistema operativo, ma una del tutto personalizzata, almeno per quanto riguarda l’interfaccia utente. Sul sito xiaomitoday.it troviamo una chiara guida sulle ROM disponibili per i telefoni del marchio cinese. Oltre alle ROM dei produttori sono poi quelle dei semplici sviluppatori, che le offrono versioni particolari da utilizzare per modificare in modo pesante il sistema operativo. Queste sono chiamate custom ROM, proprio perché in teoria ognuno potrebbe avere una versione del tutto personalizzata. Tramite una nuova interfaccia utente non solo si cambia “l’aspetto” del sistema operativo, ma si possono anche modificare gli accessi ad alcune applicazioni, o addirittura aggiungere opzioni alternative, del tutto nuove.

Gli aggiornamenti

La principale questione che affligge coloro che utilizzano delle custom ROM riguarda gli aggiornamenti. Mentre Google rilascia periodicamente aggiornamenti per tutti gli smartphone che installano Android in versione pura e semplice, ovviamente chi installa una ROM potrebbe non trovare rapidamente gli aggiornamenti per la nuova versione del sistema operativo. Questo può portare a vari problemi, come ad esempio l’impossibilità di sfruttare una novità appena offerta da Google. Del resto lo stesso può avvenire anche con ROM dei grandi produttori, soprattutto quando il nostro smartphone ha qualche annetto: dopo un certo tempo è improbabile che il produttore si preoccupi di creare una nuova ROM per un dispositivo ormai “antiquato”. Può quindi capitare di dover utilizzare una ROM custom per aggiornare il proprio smartphone con una nuova versione di Android per la quale l’azienda di produzione del telefono stesso non dà supporto.

Come installare una ROM

Per poter installare una custom ROM è necessario avere qualche dimestichezza con il dispositivo che si ha  adisposizione e con i software che installa. In rete sono disponibili moltissime guide che spiegano, passo passo, come fare. Chi non ha idea da che parte cominciare dovrebbe utilizzare queste guide. Anche perché per poter installare una nuova ROM è necessario che il bootloader del telefono, ossia il primo software che si avvia all’accensione del dispositivo, sia sbloccato. Si devono avere i permessi di root, cosa non così scontata, visto che in genere non si accede al telefono in modalità amministratore. Si deve poi ricordare che fare questo può portare ad un annullamento della garanzia.

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