Trust, di cosa si tratta

legge trustNegli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di trust, un istituto giuridico che in effetti è possibile in Italia da più di 20 anni. In questo periodo però anche in Italia si sta cercando di preparare una legislazione in merito, andando a colmare una lacuna ormai eccessivamente scomoda. Fino ad ora infatti, secondo il trattato dell’Aia, chi voleva istituire un trust in Italia poteva farlo, seguendo la regolamentazione di uno dei paesi in cui tale istituto è possibile da vari decenni.

Cosa significa Trust

Chi decide di avviare un trust viene detto settlor o, in italiano disponente; costui decide di trasferire parte dei suoi beni, mobili o immobili, ad un altro soggetto, chiamato Trustee. Il Trustee ha l’obbligo di gestire al meglio i beni così ottenuti, perseguendo uno scopo indicatogli dal settlor. I beni che entrano in un Trust vengono scorporati dal patrimonio del settlor, quindi non rientrano nell’asse ereditario e non possono essere toccati dalla giustizia in caso di debiti o di fallimenti. Questo tipo di istituto giuridico proviene dai paesi dove vige la common low, dove in genere sono sfruttati per motivazioni più che valide. Ci sono infatti diverse situazioni in cui istituire un trust può essere del tutto indispensabile, come ad esempio la creazione di una fondazione.

Tipologie di Trust

Qualsiasi bene può essere inserito all’interno di un trust, esistono quindi diversi tipi di istituto di questo genere. Uno molto sfruttato è il cosiddetto trust di famiglia, in cui parte dei beni di una coppia sono gestiti da un trust. La motivazione può essere dovuta al divorzio dei coniugi, che decidono di far gestire le proprietà comuni da un trustee. Oppure ci può anche essere il caso in cui uno dei figli è portatore di handicap; in queste situazioni è pratico istituire un trust, che si preoccuperà di gestire alcuni dei beni di famiglia, considerando il disabile come beneficiario. Esistono poi diversi trust a livello societario, come quello di gestione degli investimenti o del patrimonio immobiliare. Nel caso in cui il trustee venga in possesso di patrimoni di ingenti dimensioni, il settlor può nominare un controllore, che verificherà che le attività del trustee siano svolte in modo favorevole per il beneficiario o per lo scopo finale del trust, che in genere consiste nel far fruttare il patrimonio da gestire e nell’ottenere un profitto sensibile, che potrà poi essere utilizzato per altri scopi.

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