Enel, un 2018 di positive evoluzioni per la compagnia

Enel è attesa da un 2018 che potrebbe vedere l’utility tricolore ancora protagonista, e non solamente sui mercati regolamentati azionari italiani. La compagnia sta infatti ridisegnando il proprio business per poter fronteggiare la contrazione dei margini nell’attività tradizionale di generazione di energia, e sta nel contempo cercando di conseguire l’obiettivo commerciale legato all’offerta di nuovi servizi per poter incontrare meglio la domanda dei clienti e catturarne di nuovi, andando a incrementare o per lo meno difendere le proprie ampie quote di mercato.

Tra i principali filoni che sembrano essere più probabilmente interessati dalle strategie societarie, rammentiamo brevemente come l’innovazione dovrebbe farla da padrona. Lo sviluppo dell’energia verde con i suoi ricavi intermittenti e il declino della più tradizionale produzione centralizzata termoelettrica, d’altronde, hanno già spinto i gruppi energetici internazionali a concentrare maggiori investimenti e impieghi più notevoli nella tecnologia digitale e nei sistemi di stoccaggio.

Tali investimenti dovrebbero vedere ritorni più interessanti e quindi alimentare utili e dividendi, per la gioia degli stakeholders. E non è certamente un caso che Enel stima di pagare nell’arco del piano un dividendo per azione minimo di 0,28 euro rispetto a 0,21 euro per azione del 2017, con un incremento del 33 per cento rispetto al target minimo relativo al 2017 presentato nel corso del 2016.

Ricordiamo infine che la società ha annunciato di voler investire in Italia, nella penisola iberica e nel Nord e Centro America, così come indicato nel piano industriale 2018-20, le risorse già previste nel documento, confermando così la propria ambizione a concentrarsi su tali comparti territoriali.

Vedremo dunque come la società saprà iniziare la prima parte del 2018, e se rispetterà le previsioni degli analisti.

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