Dare un nome alle tue emozioni: come fare e perché è importante

6 yoga-3053488_1920Dare un nome alle proprie emozioni è molto importante per incrementare la propria consapevolezza. E, in questo senso, la prima cosa che dovete fare è smettere di usare parole come “cattivo” e “turbato” per descrivere il vostro stato emotivo.

Queste parole, infatti, non descrivono realmente le emozioni e sono troppo generiche. Cosa significa “sconvolto”? Arrabbiato? Ansioso? Triste? Potrebbe significare ognuna di queste cose, e quindi hai bisogno di essere più specifico su come ti senti per capire cosa fare riguardo all’emozione (se c’è qualcosa che può essere fatto).

Proviamo a fare un semplice esercizio di mindfulness per aiutarti ad aumentare la tua consapevolezza delle emozioni.

Inizia con l’essere seduto in silenzio, e porta la tua consapevolezza al tuo corpo. Nota la tua postura, il tuo linguaggio del corpo e la tua espressione facciale, e diventa consapevole di qualsiasi sensazione fisica che potrebbe essere presente. Espandi lentamente la tua consapevolezza dal tuo corpo a tutte le emozioni che senti in questo momento e, meglio che puoi, osservale senza giudizio. Presta attenzione a ciò che accade nel tuo corpo; nota semplicemente i tuoi pensieri, annotando ogni esperienza a te stesso senza giudizio, anche se non è come vorresti che fosse.

Poi, porta delicatamente la tua attenzione al tuo respiro. Fai un respiro profondo e, espirando lentamente, domandati: Quale emozione sto provando? Permetti alla tua attenzione di essere attirato da qualsiasi emozione si manifesti. Nel miglior modo possibile, sii aperto ad essa; osservala e descrivila nel modo più dettagliato possibile, attenendoti ai fatti della tua esperienza e notando solo la presenza dell’emozione. Come si sente nel tuo corpo? Se potete, datele un nome. Che tu possa etichettarla o meno, però, al meglio che puoi, non giudicarla; semplicemente riconosci la sua presenza.

Quando fai questo esercizio, potresti scoprire di non avere forti emozioni; forse ti senti semplicemente soddisfatto, curioso o anche annoiato. Qualunque cosa ci sia, notala senza giudicarla. Se sei in grado di identificare l’emozione, ripeti a te stesso il suo nome in modo aperto e gentile; per esempio, soddisfatto, soddisfatto, soddisfatto o arrabbiato, arrabbiato, arrabbiato. Potresti ripetere il nome dell’emozione a tempo con il tuo respiro. Se ti trovi invischiato nell’emozione o ti senti sopraffatto da essa, torna a concentrarti sul tuo respiro finché non ti senti meno coinvolto.

Continua con questo esercizio per alcuni minuti (potresti voler impostare un timer per due o tre minuti in modo da non dover continuare a pensare al tempo), notando qualsiasi emozione di cui diventi consapevole e riconoscendola delicatamente. Se non riesci a trovare un’emozione, va bene; semplicemente riconoscila. Se noti un’emozione ma non riesci a darle un nome, anche questo va bene. Nota solo qualunque sia la tua esperienza dell’emozione.

Se ti sei accorto che non sei in grado di etichettare le tue emozioni con questo esercizio, non preoccuparti. Spesso ci vuole tempo per prendere dimestichezza con questa prassi…

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