Giacimenti di terre rare sono il futuro dei combustibili?

1 cfp-srl-centro-foratura-profonda-metalli-misure-6Dalla Pennsylvania al nord dell’Inghilterra, le miniere di carbone hanno contribuito ad alimentare la Rivoluzione industriale, dando il via alla crescita economica di paesi di tutto il mondo. Oggi, tuttavia, la produzione e l’uso del carbone sono diventati una questione spinosa, con molti oppositori che hanno denunciato l’enorme impatto del combustibile fossile sull’ambiente.

Tuttavia, il quadro globale è molto complesso. Sono in gioco una moltitudine di fattori, non ultimo il desiderio di alcuni Paesi, soprattutto quelli dei mercati emergenti, di utilizzare il carbone come strumento per il proprio sviluppo economico. E così, mentre il dibattito sul carbone continua, le discussioni sull’utilizzo del carbone – e delle infrastrutture ad esso collegate – nel passaggio a un futuro più sostenibile sono diventate uno degli aspetti più paradossali della transizione energetica.

A maggio, l’azienda statunitense Ramaco Resources ha offerto alcuni spunti su come il carbone potrebbe avere un ruolo da svolgere nei prossimi anni.

Insieme ai ricercatori della società di consulenza mineraria Weir International e del National Energy Technology Laboratory del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, ha pubblicato un report indipendente contenente una valutazione tecnica degli elementi di terre rare (REE) trovati in una delle sue miniere nel Wyoming.

I risultati sembrano essere significativi. “Dopo diciotto mesi di estesi carotaggi e analisi chimiche indipendenti, i ricercatori del NETL e Ramaco ritengono che la proprietà Brook Mine contenga forse il più grande giacimento non convenzionale di REE scoperto negli Stati Uniti“, ha dichiarato Ramaco.

Peraltro, il Wyoming non è l’unica parte degli Stati Uniti in cui si sta valutando l’estrazione di carbone e terre rare. Ad aprile, ad esempio, la West Virginia University ha dichiarato che i suoi ricercatori avrebbero ricevuto una sovvenzione di 8 milioni di dollari dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.

Il finanziamento permetterà loro di portare avanti lo sviluppo e l’avanzamento di un metodo pionieristico per estrarre e separare gli elementi delle terre rare e i minerali critici dal drenaggio delle miniere acide e dai rifiuti di carbone.  Anche i ricercatori della Penn State si sono concentrati sui modi per ottenere terre rare e minerali critici dai rifiuti delle miniere di carbone.

Anche dall’altra parte dell’Atlantico, sono stati compiuti sforzi per riconvertire le vecchie miniere di carbone in modo che possano essere utilizzate per molti anni ancora. In Scozia, per esempio, i ricercatori hanno studiato come l’acqua che inonda le vecchie miniere dismesse possa essere utilizzata per fornire un riscaldamento decarbonizzato agli edifici. Oltre al carbone, anche altre fonti energetiche hanno un potenziale quando si tratta di produrre sottoprodotti fondamentali per le tecnologie sostenibili come le batterie EV.

Nel sud-ovest dell’Inghilterra, Geothermal Engineering Limited ha recentemente dichiarato che il litio sarà prodotto come sottoprodotto dei suoi progetti incentrati sulla generazione di energia geotermica.

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