HSBC ha un problema con la Cina

HSBC ha un problema da 15 miliardi di dollari in Cina, una grossa partecipazione in un istituto di credito locale che non può vendere facilmente e che potrebbe richiedere una grossa svalutazione.

Molto tempo dopo che la maggior parte degli altri colossi bancari occidentali sono usciti da posizioni simili, HSBC ha mantenuto la sua posizione del 19% circa in Bank of Communications, un investimento che risale al 2004. HSBC, la più grande banca europea per valore di mercato, ha dichiarato che la partecipazione è strategicamente importante per le sue ambizioni di crescita in Asia.

Ma nel corso degli anni si è aperto un divario tra la valutazione di HSBC della partecipazione e il valore inferiore implicito nel prezzo delle azioni di BoCom. In agosto, HSBC ha stimato la propria valutazione interna a 23,9 miliardi di dollari, ovvero circa 14,5 miliardi di dollari in più rispetto al livello suggerito dalle azioni. Negli ultimi mesi, due istituti più piccoli, la londinese Standard Chartered e la canadese Bank of Nova Scotia, hanno svalutato le proprie partecipazioni in istituti di credito cinesi. La valutazione di BoCom è un “problema che si trascina da tempo” per HSBC, ha dichiarato di recente il provider di ricerche Autonomous. “Sospettiamo che un giorno HSBC dovrà fare il grande passo per svalutare la partecipazione in BoCom”, ha scritto l’analista Manus Costello in una nota ai clienti di ottobre. Gli interrogativi su BoCom, tra cui la possibilità che HSBC prenda in considerazione una vendita, non riguardano solo questioni contabili arcinote. Riflettono anche la posizione unica di HSBC come grande banca occidentale che ha puntato gran parte del suo futuro sulla crescita nella Cina continentale e in Asia. “HSBC sta cercando disperatamente di stare a cavallo tra il sistema politico cinese e il sistema politico statunitense basato sul dollaro”, ha dichiarato Andrew Collier, amministratore delegato di Orient Capital Research a Hong Kong.

La banca, che ha un patrimonio di oltre 3.000 miliardi di dollari, realizza già la maggior parte delle sue entrate in Asia. Ha una presenza dominante a Hong Kong e un’impronta importante nella Cina continentale, con particolari ambizioni nel settore assicurativo e della gestione patrimoniale.

Per anni HSBC ha ridotto le sue attività in Nord America e in Europa per concentrarsi maggiormente sull’Asia, nonostante le accresciute tensioni geopolitiche tra Cina e Occidente. In questo contesto, diversi analisti hanno affermato che HSBC, dal punto di vista pratico, è limitata nelle possibilità di utilizzo della partecipazione in BoCom, la sesta banca cinese per attività, secondo Moody’s Investors Service.

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